Se pensi che Marketing e Logistica siano due pianeti diversi, allora non perdere tempo, questo articolo non è per te.

Se invece hai l’animo inquieto come me e non riesci a stare sdraiato sul divano a guardare la TV, allora ti invito ad accompagnarmi in questo breve riflessione.

Ho vissuto qualche anno di esperienza nel settore della Logistica e mi sono reso conto troppe volte che io discutevo di miglioramento del magazzino e della Logistica ed il cliente invece pensava ad altro. (a cosa?)

il cliente, l’imprenditore in persona,  ovviamente comprendeva la necessità di organizzare il suo magazzino per rispondere alla domanda, ma restava col dubbio se gli ordini sarebbero arrivati secondo le aspettative.

Gli imprenditori avveduti sono capaci di metter insieme Marketing e Logistica in frasi del tipo:

“Non investiamo in Marketing perché non siamo organizzati con la Logistica”

“Vorremmo investire in un E-commerce ma come si fa a riorganizzare il nostro magazzino?”

Essi sono consapevoli che quello che viene generato dal marketing dovrà poi essere eseguito dalla logistica, ma non sono mai sicuri che il marketing produrrà vendite sufficienti.

Certo, le riunioni con i “creativi” generano l’entusiasmo atteso ma come ben sai il marketing non è una scienza esatta e la creatività non  può essere numerata. La Logistica invece si occupa di codici, luoghi, tempi, e di quantità. Ricordi?

 Il prodotto giusto, nel posto giusto, nel momento giusto, nella quantità giusta!

La Logistica è statistica, misurazione delle performance e miglioramento delle stesse.

Il Marketing creativo, tipicamente applicato da aziende B2C (che operano direttamente con i  consumatori) invece non può essere misurato facilmente perché si occupa delle persone e dei loro desideri e delle motivazioni di acquisto, delle soddisfazioni e delle insoddisfazioni,  quindi è molto complesso fare delle verifiche di ritorno dell’investimento (ROI).

Invece il Marketing B2B (destinato al canale business) è fatto di azioni sistematiche che danno risultati sovrapponibili anche se usati in mercati differenti e questo consente di poter organizzare la struttura per rispondere ai flussi di ordini che certamente entreranno in azienda dopo aver messo in atto un piano di Marketing.

La sto facendo facile facile, certo non è l’unica discriminate ma una cosa è certa, con il Marketing B2B si può misurare la reazione e fare eventuali miglioramenti in corsa per allineare l’andamento alla media e non ci si basa sul successo di una campagna pubblicitaria più o meno accattivante e coinvolgete, bensì  sul lavoro sistematico della forza vendite e di tutti i reparti dell’azienda.

Quindi quali sono i presupposti che un imprenditore del B2B deve avere per raggiungere il successo?

1- Deve avere CONSAPEVOLEZZA che il marketing è la prima attività da mettere in campo se si vuole crescere.

2- Deve darsi il giusto TEMPO per ottenere il risultato  (ci possono volere mesi)

3- Deve avere un BUDGET a disposizione perché non si può affrontare la crescita senza investimenti.

4- Deve conoscere bene anche laLOGISTICA per decidere quali attività svolgere in Azienda e quali affidare in outsourcing (ipotesi di make or buy).