Stai guardando avanti? Pensi che siano tutte invenzioni inutili? Forse hai ragione! E se fosse tutto vero?

Se qualche anno fa ti avessero prospettato la possibilità di muovere le merci con automezzi alimentati a LNG, dopo aver sorriso ironicamente al tuo interlocutore, avresti affermato e confermato l’impossibilità di mettere in pratica una tale soluzione.

E’ passato qualche anno e quella prospettiva si è trasformata in realtà,  seppur con le note problematiche, seppur in maniera limitata, ma il camion a metano è un qualcosa con il quale un po’ tutti si stanno confrontando.

Adesso è la volta del camion elettrico, il visionario fondatore della Casa Automobilistica Tesla, Elon Musk, qualche mese fa ha presentato la sua ultima creatura, futuristica all’estremo, il Tesla Semi, un prototipo di camion elettrico, capace di raggiungere i 100 km/h.  In poco più di 5 secondi nel caso di accelerazione del solo “trattore stradale” e in circa 20 secondi nel caso di autoarticolato completo a pieno carico (44 ton), con una elettronica da far invidia ad uno shuttle spaziale, con ridotti costi di manutenzione (in virtù della limitata meccanica applicata) e con consumi inferiori ad un terzo, in termini di costi, rispetto ai tradizionali camion a gasolio.

A tutto questo c’è da aggiungere che il costruttore dichiara un’autonomia variabile dell’automezzo, a seconda delle condizioni (peso, strada, ecc), che va dai 500 agli 800 chilometri. Non meno importante risultano essere le novità relative alla sicurezza di chi andrà a guidare questi automezzi, è prevista infatti la presenza di un pilota automatico, che avvertendo eventualmente un malore dell’autista, fa accostare autonomamente il camion, tenendo conto della posizione e della strada in cui si trova in quel dato momento.

Il prototipo dovrebbe essere realtà commerciale per il 2019, negli USA.

Se tutto fosse confermato nelle modalità e nelle tempistiche ci troveremo di fronte ad un capolavoro dell’ingegno umano, ad una rivoluzione green e hi-tech senza precedenti.

Generalmente sono abituato ad approcciarmi verso tutte le novità in maniera razionale e scientifica, cercando di capire i pro e i contro e la reale fattibilità. Nel caso specifico sembrerebbe che non tutte le promesse di Mr. Musk, almeno nelle tempistiche, siano di facile realizzazione; il 2019 è un traguardo molto ambizioso che richiede uno sviluppo importante in troppo breve tempo. Detto questo è anche vero che la strada è segnata, nel senso che gli automezzi elettrici, anche commerciali, in un futuro prossimo saranno la realtà; certo bisognerà vedere come e in quali condizioni sarà possibile utilizzarli (su quali tratte e aree geografiche, con quale quantità di peso, in che condizioni meteo, ecc.) e che capacità di diffusione della rete distributiva di rifornimento ci sarà. Un po’ le stesse problematiche che hanno caratterizzato e caratterizzano tutt’ora la diffusione degli automezzi commerciali LNG, che al pari degli automezzi elettrici erano partiti tra la diffidenza generale, ma che pian piano si stanno affermando sul mercato anche grazie  a scelte politiche che ne incentivano l’acquisto.

Questo ragionamento mi porta ad affermare che anche per l’elettrico, con un po’ di tempo, ci sarà un riconoscimento dal mercato, allorquando le Case Costruttrici, Tesla in testa, proporranno un prodotto efficiente e performante.

Siamo oramai nell’era dell’Industria 4.0 e la tecnologia applicata all’impresa non è più un valore aggiunto, ma una regola generale, dove chi fa impresa deve avere una visione tale da orientare le proprie attività e le proprie scelte verso beni e strumenti sempre più sofisticati e comfortevoli, in grado di migliorare le performance e la sicurezza di chi li utilizza. E l’utilizzo di un camion come quello descritto va proprio in questa direzione.

Ma non c’è solo il camion elettrico nella logistica del futuro.

Nella Logistica 4.0, quella del futuro, c’è il camion a LNG, il drone che consegna in campagna e nelle località disagiate in generale, i corrieri che utilizzano le bici con pedalata assistita per consegnare in centro città; c’è l’utilizzo dei dati e la gestione dell’informazione in tempo reale ancor prima della consegna; insomma c’è tutto ciò che fa innovazione con lo scopo di migliorare le proprie perfomance ma contestualmente ridurre i costi, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

Per concludere i principi cardine che dovranno guidare i logistici del futuro sono: innovazione, tecnologia, ambiente, sicurezza; presupposti che tutti sostengono di perseguire, ma solo chi lo farà davvero potrà definirsi logistico 4.0.

Gianpiero Cozza

Direttore Commerciale

SACOM srl

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